sabato 8 aprile 2017

8 aprile 2017, GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM

Brutti, sporchi, cattivi, fastidiosi (con qualche eccezione), li potete vedere all'angolo di un semaforo o davanti a una chiesa che chiedono l'elemosina, si possono trovare vicino ai cassonetti mentre cercano di recuperare qualche cosa di utile per la loro sopravvivenza... madri con i bambini attaccati alle gonne con i più piccoli al seno, in cerca di un qualche modo per tirare avanti un altro giorno... poi ci sono i campi, dove ragazzi, bambini e anziani aspettano che passi un'altro giorno... campi una volta conosciuti come Campi Nomadi, ora si chiamano Campi attrezzati... dei veri e propri ghetti, in periferia o lontano dai centri abitati, con i servizi essenziali ridotti al minimo, abbandonati dalle Istituzioni, dove le malattie e le infezioni trovano terreno fertile.
Sono i Rom! Disprezzati, discriminati, Un popolo senza una patria e senza un futuro!

In Italia, facile preda dei media che li usano come fantocci per alzare i loro indici di ascolto, e di politici che per alimentare la loro immagine ed il loro ego smisurato puntano il dito contro, pensando alla prossima campagna elettorale, alimentando e fomentando così una "Guerra tra Poveri."
Milioni di euro messi a disposizione dall'Europa per l'inclusione della Popolazione Rom finiti nelle tasche di chi ha saputo approfittarne, vantaggi economici e politici sfruttando tutte le strade a disposizione per accaparrarsi Bandi e contributi diretti.

Abbiamo sperimentato un tragico passato di crudeltà e vari tentativi di sterminio, culminati nella seconda guerra mondiale, che ci ha lasciato cicatrici profonde.
Ma ancor oggi continuiamo ad essere oggetto di discriminazione e pregiudizio; Tuttavia, auspichiamo e preghiamo per la pace nel Mondo, sperando nella comprensione e pacifica convivenza.
Per natura noi detestiamo l' aggressione, il nostro Popolo non ha mai fatto guerre!

Oggi , 8 aprile, nella giornata Internazionale dei Rom festeggiamo la nostra gioia di vivere, dobbiamo essere fieri della nostra tradizione e cultura, siamo fieri della nostra lingua tramandata nei secoli. Solleviamo la testa e con lo sguardo fiero guardiamo
in faccia le avversità... Noi siamo i Rom.!

But sastipè Upre sa Roma

Kasim Cizmic
Presidente UNIRSI
Gabriele Berrettini
Segreteria UNIRSI

mercoledì 1 febbraio 2017

ALTRO FANGO SULLA COMUNITà ROM

In un periodo gia delicato e critico come l'attuale, dove la comunità Rom è sotto i riflettori, presa di mira dai media, già guardata male e disprezzata dall'opinione pubblica, altro fango viene gettato, forse inconsapevolmente, vogliamo sperare: Il progetto "Marry when you are ready".

Vogliamo precisare che non siamo contrari agli scopi cui si indirizza il progetto,
ma a come viene presentato, ad alcune parole molto gravi contenute sul sito www.ternibori.org, e nell' Abstract del progetto:
"Il progetto affronta il problema dei matrimoni combinati e forzati di ragazze di età compresa tra i 9 e 15 anni nelle comunità Rom e Sinti in Italia, Romania, Bulgaria, Croazia e Austria."

E ancora: "Questo tipo di “matrimonio” è ampliamente diffuso tra le comunità Rom e Sinti ed il fenomeno sta crescendo a causa della crisi economica.

Parole tratte dall'Abstract del progetto, contenuto sul sito e su documenti vari che sono in circolazione.

Parole molto gravi e tendenziose che aggravano la già critica figura dei Rom agli occhi dell'Opinione Pubblica e le Istituzioni, parole che mettono in luce un lato negativo e non veritiero della comunità Rom, facendoli passare per dei "Tremendi Barbablu" insensibili alla situazione dei loro figli, trattandoli quasi come una merce di scambio!

Ci rivolgiamo all'Opinione Pubblica, ai Media, e alle Istituzioni Tutte: Questa cosa non è assolutamente vera!! Non fa parte della Cultura Rom!!!

I matrimoni precoci certo sono frequenti, ma bisogna distinguere tra "Matrimoni Precoci" e "Matrimoni Forzati" c'è una grande differenza... I matrimoni precoci sono la conseguenza della voglia dei ragazzi (specialmente delle ragazze) di crearsi una propria famiglia, sperando di evadere dai ghetti dove sono attualmente relegati, una speranza che la maggior parte delle volte, purtroppo, viene disattesa... ma i Matrimoni forzati non fanno parte della cultura delle comunità Rom... Almeno per quanto riguarda l'Italia. Ci potrebbe forse essere qualche caso sporadico in Europa... ma Sottolineiamo che questo tipo di Matrimonio non è ampliamente diffuso, come si potrebbe pensare leggendo la presentazione del Progetto... vogliamo sperare che chi ha steso il progetto abbia usato quelle parole in Buona fede, non pensando alla gravità di tali affermazioni, forse lo ha fatto per attirare l'attenzione della commissione che avrebbe approvato più facilmente il progetto usando termini di una certa gravità... se così non fosse vorremmo sapere da dove sono emersi questi dati...come fanno ad affermare che questo tipo di matrimoni sono ampiamente diffusi e sono in crescita tra le comunità Rom. Chiediamo chiarimenti!!

Le comunità Rom, specialmente quella di Roma, sono in fermento... da quando hanno letto e capito che si parlava di matrimoni forzati e combinati di bambine tra 9 e 15 anni, sono preoccupati, e la maggior parte è infuriata, chiedendoci come era possibile che si pensasse che loro potessero forzare a sposarsi bambine di 9 – 12 anni, chi mette in giro tali dicerie?? La rabbia per quelle parole nel progetto è tanta!

Chiediamo quindi un Confronto Pubblico, un chiarimento con gli autori del progetto, e le associazioni che ne fanno parte, vogliamo i dati e sapere come sono stai raccolti, vogliamo chiarire Pubblicamente che questo fenomeno dei Matrimoni Forzati non fà parte della Cultura Rom!!





Kasim Cizmic                                                                                                         Gabriele Berrettini
Presidente UNIRSI                                                                                                 Segreteria UNIRSI

giovedì 26 gennaio 2017

27 Gennaio, Giornata della memoria, la tragedia nascosta: il Porrajmos,

lo sterminio di Rom e Sinti



In circa 500mila morirono nei campi di sterminio nazifascisti, ma non siamo ricordati nella legge istitutiva della Giornata della memoria.

In memoria dei fratelli che morirono, uccisi dai nazifascisti, l'Associazione UNIRSI, verso le ore 15 ha programmato che si rispetti un minuto di silenzio nel campo di Castel Romano, seguito da interventi rivolti ai giovani, per non dimenticare quei tragici eventi che colpirono senza distinzione: Rom, Ebrei, Omosessuali e Disabili. Tale invito è stato esteso a tutti i campi Rom di Roma. Chiunque voglia partecipare è il benvenuto.


Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazifascista.

Ancor oggi la Popolazione Rom aspetta un'altro Maresciallo Konev, che venga a liberarla dai moderni ghetti in cui sono stati rinchiusi!

Kasim Cizmic                                                                                                Gabriele Berrettini
Presidente UNIRSI                                                                                        Segreteria UNIRSI


sabato 21 gennaio 2017

Rom, Sinti, Caminanti, Tavolo di Inclusione a Roma Capitale


 
Registrazione video del dibattito dal titolo "Rom, Sinti, Caminanti, Tavolo di Inclusione a Roma Capitale e modifica delibera n. 117 del 16 dicembre 2016", registrato a Roma giovedì 19 gennaio 2017 alle 16:40.
Associazione UNIRSI

Importante intervento di Kasim Cizmic (presidente UNIRSI) e del Segretario, sui gravi problemi della popolazione Rom, e richiesta di chiarimenti al Sindaco di Roma Avv. Virginia Raggi sul programma comunale in merito alla  chiusura dei Campi Rom. 

Sono intervenuti: Marcello Zuinisi, Gabriele Berrettini (segretario dell'Associazione U.N.I.R.S.I.), Gianni Carbotti (rappresentante dell'Associazione Amnistia Giustizia Libertà Abruzzi), Sabaheta Hamidovic, Casim Cizmic (presidente dell'Associazione U.N.I.R.S.I.).

Sono stati discussi
i seguenti argomenti: Amministrazione, Casa, Comuni, Diritti Sociali, Discriminazione, Enti Locali, Integrazione, Lavoro, Minoranze, Nomadi, Roma, Sanita', Scuola.